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L’erosione del suolo è l’asportazione di materiale che lo costituisce per effetto dell’acqua e del vento. Nuovi strumenti consentono di stimare con più precisione il rischio di erosione per le particelle campicole e di simulare l'effetto dell'avvicendamento delle colture e della gestione sul rischio di erosione.

Una copertura vegetale del suolo compatta permette sostanzialmente di proteggerlo dall’erosione. L'utilizzazione agricola può causare l'assottigliamento o la scomparsa di tale copertura. In Svizzera all’origine dell'erosione vi è quasi esclusivamente l’acqua. I fenomeni erosivi sono principalmente riconducibili a una gestione non adeguata alle condizioni locali caratterizzate da una copertura del suolo e da una radicazione insufficienti in fasi critiche, a una lavorazione del suolo intensiva o all’eccessivo sfruttamento dei pendii per il pascolo. Si riscontrano con maggiore frequenza nelle strade di fondovalle e nelle zone mediamente declive su estese particelle con colture a rischio di erosione e una lavorazione troppo fine del suolo. Le superfici considerate particolarmente a rischio sono quelle coltive aperte e quelle riservate all’orticoltura intensiva e alla viticoltura.

Nuovi strumenti per la lotta all'erosione

Per stimare il rischio di erosione in un luogo e adeguare la gestione alle condizioni locali esistono diversi strumenti. La carta del rischio di erosione mostra, con una risoluzione di 2 x 2 m, il potenziale rischio di erosione, tenendo conto della lunghezza del pendio e della sua declività, delle caratteristiche del suolo e dell'effetto erosivo delle precipitazioni medie sul lungo periodo. L'attuale rischio di erosione di un luogo viene però influenzato anche dalla gestione e dalla copertura del suolo.

La carta del rischio di erosione per i terreni coltivi della Svizzera (CRE2) è stata aggiornata (Bircher et al. 2019) aggiungendovi un nuovo layer dei Cantoni con le particelle utilizzate a scopo campicolo (incl. prati artificiali) (fig. 1). Una versione attuale (stato 2021, Cantone Ticino 2020) è stata pubblicata a maggio 2022 sul geoportale. La potenziale perdita media di suolo della superficie coltiva considerata in questo layer (378 322 ha) ammonta a 14,2 t/ha/anno.
 

Figura 1: Carta del rischio di erosione per la superficie coltiva. La carta illustra il potenziale rischio di erosione in base alle caratteristiche del luogo (precipitazioni, suolo, rilievi). https://s.geo.admin.ch/98f30905b1

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La CRE2 illustra il potenziale rischio di erosione senza tenere conto della copertura del suolo. Per determinare l'attuale rischio di erosione occorre considerare anche i fattori relativi alla copertura del suolo e al metodo di lavorazione del suolo (fattore C) nonché correlati al senso di lavorazione del suolo (fattore P). Il fattore C rileva l'interazione tra la copertura del suolo della particella coltivata durante la fase di sviluppo (dalla semina al raccolto) e l'erosività delle precipitazioni nel momento corrispondente. Considera inoltre diverse utilizzazioni intermedie (maggese o colture intercalari), gli effetti dell'avvicendamento delle colture e diversi metodi di lavorazione del suolo (aratura, semina a lettiera, semina diretta, ecc.). Mediante il fattore P si rileva se la particella viene lavorata in senso longitudinale o trasversale rispetto al pendio o se vi sono condizioni complesse per quanto riguarda la declività.

Questi parametri possono essere calcolati utilizzando uno strumento specifico per il fattore CP e consentono di stimare quali misure potrebbero ridurre il rischio di erosione. Nel SIG il fattore CP calcolato può essere collegato alla carta del rischio di erosione della Svizzera (CRE2) attraverso lo strumento per il calcolo dell'attuale rischio di erosione (Bircher et al. 2021) (fig. 2). I due strumenti possono essere scaricati al seguente link:

Figura 2: Potenziale rischio di erosione in tonnellate di perdita di suolo/ha/anno (CP = 1,0) ed esempi dell'attuale rischio di erosione calcolato con diversi fattori CP (avvicendamento delle colture con aratura CP = 0,129; semina a lettiera CP = 0,049; semina diretta e prati artificiali supplementari CP 0,022) (Bircher et al. 2021).


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Dal 1997 su circa 200 particelle campicole situate nella regione di Frienisberg (BE) si eseguono mappature dei danni dell'erosione e si registrano le immissioni di fosforo nelle acque (cfr. articolo concernente le immissioni di fosforo provenienti dall'agricoltura nelle acque, nella rubrica «Fosforo»). A oggi sono complessivamente 130 le mappature effettuate in modo uniforme su tutto il territorio in questione e in una banca dati sono documentati circa 2500 danni provocati dall'erosione. Nei primi 12 anni di monitoraggio è stata rilevata una perdita di suolo nettamente più elevata rispetto ai 12 anni successivi. Nell’anno di coltivazione 2020/21 è stata registrata la perdita di suolo più ingente degli ultimi 12 anni riconducibile a violenti temporali con precipitazioni intense e grandine. Con la partecipazione a programmi di promozione cantonali e nazionali è aumentato considerevolmente il numero di gestori che applicano metodi di lavorazione del suolo conservativi con conseguente netto calo delle perdite di suolo (fig. 3).
 

Figura 3: Perdite medie di suolo in tonnellate per ettaro e anno riferite a tutte le particelle nella regione considerata e agli anni idrologici nonché percentuale di tutte le particelle sulle quali sono stati applicati metodi di lavorazione del suolo conservativi (Prasuhn, 2022).

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Bircher, P., Liniger, H. P., & Prasuhn, V. (2019). Aktualisierung und Optimierung der Erosionsrisikokarte (ERK2). Die neue ERK2 (2019) für das Ackerland der Schweiz. Rapporto finale 2019. Agroscope e CDE Berna.

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