Organismi geneticamente modificati nelle sementi importate
Nel 2021 è ripresa la campagna di controllo delle sementi. Su circa quaranta controlli, un solo lotto di soia è stato riscontrato positivo.
Dal 1° gennaio 2020, non è più necessario un permesso generale d’importazione (PGI) per le sementi di cereali e di prodotti della campicoltura. Ciò concerne le importazioni di frumento, segale, orzo, avena, mais, triticale, soia, colza, ravizzone, barbabietole da zucchero e da foraggio nonché cotone. Gli importatori non sono quindi più tenuti a dichiarare i lotti di sementi di mais, soia, colza, ravizzone e barbabietole in vista di un eventuale campionamento per l’analisi della contaminazione da organismi geneticamente modificati (OGM). Tuttavia, d’intesa con l’associazione di categoria, le importazioni continuano a essere dichiarate all’UFAG (cfr. art.14a dell’ordinanza sul materiale di moltiplicazione; RS 916.151). Sono stati effettuati anche controlli in dieci lotti d’agrostide (Agrostis stolonifera), risultati negativi.
La campagna di prelievi per il 2021 si è svolta normalmente. Un solo lotto di soia (edamame) di provenienza USA è stato riscontrato positivo e ritirato dal mercato.
Sintesi dei controlli effettuati nel 2021
Mais | Colza | Soia | Barbabietole | Erba medica/Agrostis | |
Numero di lotti notificati | 567* | 46 | 31 | 27 | 10 |
Numero di lotti controllati | 20 | 3 | 5 | 2 | 10 |
Numero di lotti positivi | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 |
Fonte: UFAG. *221 lotti unici, di cui alcuni notificati più volte.
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